Progetto

L’aspetto innovativo del progetto CALL risiede nella nuova modalità di identificazione dei servizi attraverso l’uso di ICT e di strategie di ricerca-azione interdisciplinari che, attraverso i processi collaborativi propri dell’approccio Living Lab, possano costruire una nuova offerta culturale e turistica orientata ad uno sviluppo auto-sostenibile.

L’intero iter progettuale si è sviluppato a partire da tre caposaldi: ricerca, formazione e innovazione. Il progetto è stato curato da un gruppo di lavoro multidisciplinare formato da Auris, e CNR IRISS e dai fornitori LUPT, PIC, 012 Factory e Naos Lab, che ha messo in campo saperi complementari (architettura, urbanistica, economia, marketing territoriale, ICT).

Partendo dall’esame dei fabbisogni esplicitati dai tre comuni, è stato costruito un database di letteratura e buone pratiche sui nuovi servizi (culturali-creativi, sociali, di turismo sostenibile) legati alla valorizzazione culturale e turistica per lo sviluppo del territorio.

Tale mole di informazioni è stata utilizzata per avviare una fase di co-progettazione con gli attori dei Comuni beneficiari.

In un ciclo di sei incontri di ascolto e orientamento, svoltisi nei giorni 9-10, 16-17 e 23-24 ottobre 2023, il gruppo di lavoro formato da CNR IRISS e 012 Factory ha quindi incontrato gli stakeholder dei territori e ha curato la definizione di traiettorie di sviluppo di una nuova offerta culturale e turistica per i Comuni beneficiari. L’approccio Top-Down e Bottom-up ha permesso di raccogliere idee, aspettative e requisiti da diverse prospettive, al fine di promuovere la collaborazione e delineare un percorso strutturato per l’avvio di un’impresa locale.

In una seconda Naos Lab ha provveduto ad individuare le strutture ICT più adatte per la gestione autonoma di contenuti culturali da parte degli enti coinvolti nel progetto.

Dopo aver censito i beni e le attività turistico-culturali più rilevanti per le comunità presenti sul territorio di riferimento, tutti i dati sono stati riversati in una piattaforma creativa collaborativa. Questo strumento funge da database al quale i tre diversi strumenti tecnologici di supporto messi a punto per il progetto possono attingere, garantendo inoltre l’interoperabilità per lo scambio di dati e informazioni e l’aggiornamento in tempo reale.

  • Il primo è l’applicazione mobile orientata all’esplorazione di percorsi culturali innovativi mediante l’ausilio della localizzazione. Nello specifico, l’applicazione mobile raccoglie diversi percorsi culturali preimpostati secondo i risultati conseguiti dalle attività pregresse e, tramite la tecnologia GPS, favorisce l’esplorazione autonoma ma assistita del territorio da parte dei visitatori. L’applicativo è infatti in grado di suggerire all’utente i maggiori punti di interesse in base alla posizione geospaziale rilevata. 
  • Il secondo è un’applicazione desktop per monitor touchscreen in cui proporre l’esplorazione dei percorsi culturali mediante stazione fissa infopoint. Questa tipologia di applicazione è popolata  dai contenuti forniti dalla piattaforma di catalogazione ed arricchita da risorse multimediali. A tale scopo, la campagna di creazione dei contenuti si è focalizzata sulla digitalizzazione di luoghi attrattivi per i dimostratori; la scelta è ricaduta sul Castello di Squillace, sul Castrum bizantino di S. Maria del Mare di Stalettì e sulla Chiesa di San Domenico di Taverna.
  • Il terzo supporto è un’applicazione in realtà aumentata realizzata con l’ausilio di un supporto cartaceo progettato e elaborato ad hoc. A partire da disegni e rappresentazioni grafiche dei luoghi di interesse territoriale, è stato applicato un meccanismo di scansione da avviare tramite camera del proprio dispositivo mobile per accedere a contenuti di approfondimento.

Il progetto CALL è stato modellato sul fabbisogno espresso dai tre Comuni pilota di Stalettì, Squillace e Taverna e dagli stakeholder operanti sul territorio, ma ambisce a diventare un paradigma, un prodotto esportabile ed estensibile ad altre realtà che vogliano costruire il proprio futuro in maniera innovativa, consapevole e responsabile partendo dal proprio passato, permettendo così di allargare la rete dei percorsi e di creare nuovo valore condiviso.